Questo weekend sono stata all’Arbor Meeting, organizzato da A.A. Associazione Arboricoltori e SIA - Società Italiana di Arboricoltura ONLUS, insieme ad un centinaio di colleghi arboricoltori da tutta Italia, per offrire competenze e lavoro sugli alberi del parco di Roncegno (TN), colpiti dagli eventi meteorici degli ultimi mesi. Due anni fa lo stesso evento era stato organizzato nel parco della vicina Levico, bisognoso di cure a causa dalla tempesta Vaia del 2018. Tanti i temi toccati in questi giorni nelle innumerevoli occasioni di confronto durante il lavoro, le conferenze ed i momenti di convivialità con i colleghi e gli amici.
Ciò che più mi ha fatto riflettere è stato per me il ‘Tornare’. È un verbo affascinante e promette sempre viaggi di scoperta (interiore ed esteriore) emozionanti. Tornare a radunarsi, a lavorare insieme, a sentire quelle sinergie, quella condivisione e quell’affetto unici che si creano in eventi come questo. Non solo fra gli operatori ma anche con le persone coinvolte nell’organizzazione, con i luoghi, con l’esperienza stessa. A distanza di 2 anni ho visto chiaramente la crescita professionale mia e di molti, le mie nuove prospettive e quelle di allora, che ora sono parte consolidata di me, ho potuto osservare il risultato di consigli dati per caso, ho visto gli alberi messi a dimora due anni fa, cresciuti. Ho visto le cose grandi e Belle che le persone che ci mettono la passione ed il cuore, lavorando insieme con fatti concreti, possono creare.
Nelle nostre differenze e realtà individuali molto variegate, sono grata di fare parte di questa ‘famiglia’ e di fare questo lavoro. Grata alle associazioni che organizzano eventi come questo. Non mi riferisco solo a chi era presente in questi giorni, ma a tutti coloro con cui entro in contatto nella mia realtà lavorativa quotidiana, che mi permettono anche di entrare ‘in connessione’. Connessione che consente di crescere, grazie al confronto, talvolta lo scontro, il riconoscimento, il rispetto. Su questo so di ripetermi spesso e, forse, noiosamente, ma è una delle poche cose che sento profondamente vera e costante nel tempo. Questo 'tornare' me lo ha mostrato chiaramente. Ciò che mi auguro quindi è che le persone disposte a confrontarsi, a sporcarsi le mani ed a mettersi in discussione continuino ad aumentare, perché le azioni da portare avanti per migliorare le condizioni del nostro settore, sia operative che di gestione degli alberi, sono moltissime ed importanti. E saranno possibili solo (solamente e unicamente!) se saremo insieme.
